martedì 27 settembre 2016

Domaine Saint Estève Rosé 2015




Nei giorni scorsi, un lettore mi faceva notare, a ragione, che il blog si sta monotematicamente posizionando, pressochè esclusivamente, sui vini francesi: se non son champagne, son rosé, o son rossi, o son bianchi. In realtà, mi piacerebbe, un giorno, sparisse dal sottotitolo del blog, la parolina presque e, fosse possibile scrivere, solo di champagne, almeno due, o anche più volte a settimana.
Per il momento, “infierisco” sul lettore, con un altro rosé francese, sperando non mi abbandoni.

Resto e continuo, come successo fin qui, salvo rarissime eccezioni, nella fascia sotto il deca, dove considero sia possibile salvare capra e cavoli, bere abbastanza bene, senza esaurire il portafoglio, (già pensandoci, abbondantemente, le bollicine!).

Cinsault, Grenache e Syrah, da vigneti nei dintorni collinari, di Aix-en-Provence, dove il Mistral ha più di una voce in capitolo.

Il colore è concentrato, il naso è fresco e intenso di fragola e frutto della passione, agrumato, con sottili cenni floreali e dolci sensazioni da big bubble.

Anche in bocca, frutto fortemente presente – pesca gialla, albicocca e fragola – tanto quanto la conferma delle note dolci che, tuttavia, non diventano stucchevoli, in virtù di una acidità che regge bene il passo.
Certamente complessità e persistenza sono vocaboli sconosciuti a queste latitudini, nondimeno, saprà soddisfare le tue aspettative all’ora dell’aperò.


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