martedì 12 aprile 2016

Podere Le Boncie Chianti Classico Le Trame 2005




Conosco abbastanza il Chianti di Giovanna Morganti e, memore di passate esperienze, ho appreso come trattarlo e, soprattutto, so che va atteso, un po’ come una donna cui ci tieni, ma che sulle prime dimostra ritrosia, magari associata a massicce dosi di antipatia. Ma non la vuoi perdere, nonostante la scontrosità iniziale che, trova esatta rispondenza alla voce “riduzione”, trattando di vino.

Proprio così, i suoi vini vanno attesi e cullati, caraffati lentamente o rimandati al giorno dopo. Così è stato anche stavolta: ridotto a nastro, la sera; ritappato, per trovarlo liberato e smagliante 24 ore dopo.
Il “chi ha tempo non aspetti tempo”, qui non funziona.
Sono a conoscenza di troppe bottiglie di Giovanna liquidate frettolosamente e, altrettanto frettolosamente, stroncate.
Quando te lo puoi permettere, cosa saranno mai 24 ore? Nulla, a fronte di un intatto godimento liquido, seppur differito.

Da Castelnuovo Berardenga, Sangiovese in gran prevalenza, con piccole quote di Mammolo, Foglia Tonda e Colorino, per un naso di ciliegia, mirtillo e arancia rossa, rosa graziosa, cenni balsamici, cuoio e sottobosco terroso, di mineralità pietrosa a mitraglia.

Eppure, il meglio lo riserva in bocca, sfoggiando grande materia, davvero bilanciata in tutte le sue parti. Il concetto, meglio non lo può spiegare, il più volte richiamato, ma mai abusato, lemma: equilibrio.
Brillante acidità e carnosità di frutto, finezza tannica e inflessibilità nel governo alcolico, tutti elementi che fissano sorsi di profondità e pieno appagamento. Lunghezza e persistenza significative, con ritorni di eucalipto, tabacco e intensa timbrica minerale.

Tutto il carattere della “mamma”, da uno dei migliori Chianti Classico, imho.


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