martedì 10 marzo 2015

Igt Terre Siciliane Bianco SP 68 2013 Arianna Occhipinti




Dalle mie parti la sete è sempre tanta – atavica, I suppose - e non disdegna mai la giovinezza, ergo, si va con questo assemblaggio, leggermente macerato e di recente declinazione, di Albanello e Zibibbo.

Avvolge le narici con freschezza e drittezza, assolutamente privo di dolci accondiscendenze. A dominare lo spettro olfattivo è, dapprima, la connotazione vegetale che si concretizza con fieno e altre erbe di campo, alloro, timo e una esondante camomilla. Più avanti è la volta della fisionomia sia fruttata che marina, con cenni di agrumi e pesca, rintuzzati da alga, ostrica e forte carica minerale.

L’assaggio, regalando pressochè completa assonanza con quanto sottolineato al naso, ripropone, ancor più segnatamente, la componente vegetale - qui il frutto paga dazio - che trova adeguato sostegno da delicata tessitura minerale, nonché da bilanciata acidità.
Il sorso, molto largo e di media complessità, mantiene barra dritta quanto ad asciuttezza e chiude persistente su note iodate e ritorni , ora sì, di agrume.
Quanto a bevibilità, vedi alla voce glou-glou.


2 commenti:

  1. Coincidenze, recentemente ho letto di come viva questa donna e poco fa l'ho nominata di là, quanto a bevibilità sei stato chiarissimo.
    Conosci i vini di cui scrive Hazel...
    Ciao e buona serata

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  2. Conosco personalmente molti produttori Triple A, bevo sovente i loro vini che mi piacciono una cifra e ne ho già più volte scritto, omettendo sempre il distributore/importatore e quasi sempre, ahimè, il concetto e la filosofia triple A.
    Ciao

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