venerdì 19 dicembre 2014

Aoc Champagne Selection Extra Brut s.a. Jeaunaux-Robin




Parafrasando, malamente, il Poeta e allineandolo ai giorni nostri,”…Sézannais, dove minkia si trova questo posto?”
Ve lo spiego subito: spostatevi 30 km a sud-ovest di Epernay, troverete un micro villaggio - Talus-Saint-Prix - di un centinaio di anime, a dieci minuti d’auto dal paese di Sézanne, da cui Côte de Sézanne, o Sézannais, al confine con il limite sud della Côte des Blancs.

Si tratta, a dirla tutta, di una zona quasi mai menzionata, per non dire ignorata e forse trascurata, e per conseguenza, ai più sconosciuta, ma che rientra, a tutti gli effetti, sotto la denominazione, con il Pinot Meunier che primeggia.
Non sostengo sia una zona sottovalutata, tuttavia ci sono alcuni rm da prendere in seria considerazione e Cyril Jeaunaux ci sta dentro di bella.

All’incirca 6 ettari di vigne – età media 30 anni – per 50 mila flaconi, coltura ragionata, in conversione biodinamica, vinificazioni sia in acciaio che in fusti di rovere e bassi dosaggi.

La boccia di oggi è un blanc d’assemblage – 60 Pinot Meunier, 30 Pinot Nero e 10 Chardonnay – dosato 5,5 gr./l, con oltre un anno di sboccatura.

E’ dorato, di bella intensità, con il naso segnato da sentori di agrumi – arancia e pompelmo – tratteggiato da tocchi floreali bianchi, note tostate e un bell’incedere minerale.

L’ingresso è molto fresco e vinoso, con una bella materia che si sviluppa ordinatamente e si affida a una dinamica tessitura gessosa, la quale, mano a mano, sottrae larghe fette alle espressioni agrumate e floreali, occupando, incontrastata, l’intero arco.
Sorso equilibrato e cremoso, appuntito, ma senza ossessioni, per un finale rinfrescante e duraturo, che custodisce, intatta e inviolata, la marcia crayeuse, con lievi scosse di torrefazione.
Ottimo da aperitivo ma, con i giusti abbinamenti, anche capace e fidato per tutto il pasto.

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