mercoledì 11 giugno 2014

Doc Alto Adige Chardonnay Hausmannhof 2012 Haderburg





Del signor Alois Ochsenreiter, che con i vini delle sue due aziende occupa costantemente questi pixel, ho più volte raccontato e tessuto le lodi, ergo mi dirigo, dritto, al vino di oggi.

Negli ultimi tempi non stravedo per questo vitigno, ancorchè ciò non significhi che, per contro, abbia saltato il fosso e mi sia iscritto al partito dell’A.B.C. – Anything But Chardonnay, tutto fuorché Chardonnay.
Proprio in seguito ad una serie di bevute poco felici – eufemisticamente scrivendo – di questo vitigno internazionale, ho scelto questo, prodotto da una azienda di assoluto riferimento, non solo dell’Alto Adige.

Nel bicchiere un giallo paglierino tenue, luminoso e con riflessi verdolini. Il naso è ricco di molteplici e delicate sfumature aromatiche che vanno da aromi tropicali - banana in particolare – alla mela e pesca, dal fieno all’origano, all’interno di una cornice a forti tinte minerali.

All’assaggio è fresco, sapido ed equilibrato, con un sapore secco e retto da tersa acidità. Decisamente coerente con le impressioni olfattive, la parte fruttata ben integrata con quella vegetale, un sorso che procede in scioltezza e di ottimo allungo, sono questi i tratti distintivi di un flacone che è evaporato alla velocità della luce.

L’ennesima conferma, repetita iuvant, della serietà di questa azienda e della assoluta qualità dei suoi prodotti.




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