lunedì 23 giugno 2014

Aoc Palette Blanc 2010 Chateau Simone





Sono solamente tre i produttori di questa minuscola appellation, la cui superficie – 45 ettari – è tra le più confidenziali di Francia. Ci troviamo a Meyreuil, alle porte di Aix-en-Provence, e qui la famiglia Rougier possiede, dal 1830, questo domaine che è considerato il riferimento della denominazione, soprattutto per la declinazione in bianco.

Si tratta di una cuvée composta da 80 parti di Clairette, 10 di Grenache Blanc, 6 di Ugni Blanc, 2 di Bourboulenc e 2 di Muscat Blanc; passa 18 mesi in barrique, di cui sei sur lies.
E’ dorato, non troppo intenso. Al naso, sulle prime, si percepiscono aromi floreali, di fieno e tiglio, che, in seguito, lasciano spazio a sentori di frutta – pera e banana - e terminano su una bellissima espressione vegetale fatta di menta, basilico, salvia e un marcato accento di anice stellato. Gran bel naso, con i toni boisée che, fortunatamente, restano circoscritti e ai margini.

In bocca è fresco, con una buona acidità e, tutto sommato, anche equilibrato e di struttura; tuttavia si avverte, assai poco, la traduzione in sapori dello spettro olfattivo; in altre parole, c’è poca corrispondenza, se non per qualche cenno vegetale, con la nota legnosa che si fa più pronunciata. Lunghezza e persistenza, non pervenute.

Meglio, indiscutibilmente meglio, al naso, che al palato.
Non me la sento, onestamente, di ascrivere queste carenze ad un flacone poco performante. Più probabilmente, sarà la mia mancanza di feeling con gli assemblati, che mi bracca e mi affligge.

Resta il fatto – rammarico - che 29 euri, franco cantina, non sono bruscolini. Si consolida la regola, non scritta, che i cugini sanno farsi pagare, profumatamente, sempre e a prescindere.





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