lunedì 6 gennaio 2014

Aoc Champagne Cuvée n° 733 Brut s.a. Jacquesson





La scorsa settimana, mi sono imbattuto, in questo ultimo flacone, presente in carta di un ristò, per altro ad un prezzo molto onesto. Ci siamo guardati e, giacchè ultimamente, su queste pagine, le cuvée numerate dei fratelli Clicquet, non stanno facendo faville, ho voluto riprovare questa 733. Avendone bevute parecchie – sempre convincenti - negli anni passati, mi incuriosiva testare la boccia a cinque anni abbondanti dalla sboccatura (terzo trimestre 2008).
Questa cuvèe - vendange 2006 per il 78 percento e vini di riserva a saldo – è cosi composta: 52 parti di Chardonnay, 24 sia di Pinot Nero che di Pinot Meunier, con dosaggio da extra-brut (2,5 gr/l).

Nel calice è oro luminoso, caldo, con perlage finissimo e prolungato. Il profilo aromatico si apre su note, ben definite, di crema pasticcera e frutta – mela, pera e cedro – e prosegue con cenni di camomilla, miele e nocciola. Emerge, per un attimo, un tocco floreale, repentinamente messo all’angolo da superba vigoria gessosa che occupa, quasi totalmente, le narici.

L’impianto gustativo si distingue per una coinvolgente cremosità, unita a dinamica freschezza, che mi ha colto di sorpresa. A cinque anni dal degorgio, l’acidità è ancora tagliente e costituisce ancora elemento fondante e tutt’altro che scontato, poichè, in questi casi, non è infrequente ritrovarsi con una bottiglia piatta, spenta.

Il palato richiama, con coerenza, la trama olfattiva. Una mineralità svettante, si intreccia, accuratamente, con le espressioni agrumate, anche candite, che si stanno, comprensibilmente, spostando su gradini terziarizzati. Terziarizzazione, non ossidazione. La verticalità del sorso consente di apprezzare una struttura complessa, equilibrata e mai cedevole, mai stanca. La chiusura - fresca, profonda e di lunga persistenza - è fortemente connotata dalla sapidità gessosa e da rimandi di humus e funghi.

Le conferme sono andate aldilà delle attese. Sicuramente l’ottima conservazione ha pesato e anche il fattore C - sempre indispensabile - ci ha mezzo lo zampino.
Ribadisco quanto già sostenuto in passate occasioni, la 733 e la 734 sono di alt(r)a stoffa.




 
Ho scritto di altre cuvée numerate di Jacquesson a questi indirizzi:


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