martedì 9 luglio 2013

Doc Alto Adige Pinot Bianco 2011 Alois Lageder






Questa è un’azienda il cui anno di fondazione risale al 1823 e per la quale la parola qualità é stata, da subito, uno dei tratti distintivi e costituisce tuttora principio irrinunciabile, già dai prodotti cosiddetti entry level. Adesso Lageder é alla quinta generazione di vignaioli e la coltivazione delle vigne avviene prevalentemente con metodi biologico-dinamici.
Due sono le linee produttive: la prima, Alois Lageder, dove le uve utilizzate sono sia di proprietà che conferite da viticoltori selezionati; la seconda, Tenutæ Lageder, dove viceversa i vigneti sono di esclusiva proprietà della famiglia.

Per questo Pinot Bianco le uve provengono da vigneti situati a Salorno, Magrè, Pochi e Cortaccia, i cui suoli sono ghiaiosi, sabbiosi e in parte calcarei.
Nel bicchiere osservo un bel giallo brillante con riflessi verdi. Al naso colpisce per freschezza. Si colgono fiori bianchi e marcati sentori di pesca, mela, frutti tropicali. Si percepisce, netta, una bella mineralità.

L’ingresso in bocca é altrettanto fresco, equilibrato ed armonico. L’aspetto gustativo riprende, confermandola, la trama nasale. Gli aromi di frutta tropicale, pesca, mela e pera si ripropongono in modo definito e coerente. Una vivace spina acida accompagna e invoglia questo sorso, percorso da mineralità, che chiude con buona persistenza su note sapide.
Un bianco da aperitivo, che tuttavia regge bene piatti di pesce e di carni bianche. Un vino che é retto, altrettanto bene, anche dal nostro portafoglio – intorno ai sette/nove euri.






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