mercoledì 3 aprile 2013

Aoc Champagne Grand Cru Brut s.a. Paul Clouet






Bouzy è uno dei 17 comuni classificati Grand Cru a netta vocazione Pinot Noir ed è qui che si trova questa piccola maison che vanta una storia relativamente vecchia, essendo stata fondata nel 1907. L’ho scoperta alcuni anni fa nel corso di una visita a Jean Louis Bonnaire, noto récoltant di Cramant. Dopo aver passato in rassegna i suoi prodotti, mi fece assaggiare la gamma di Clouet e, sornione, ammise il suo …conflitto di interessi, essendo l'azienda di proprietà della moglie. Beh, sarà pure conflitto di interessi, ma la qualità c’è tutta, eccome, a partire da questa cuvée che costituisce il prodotto d’ingresso.

E’ composta da ottanta parti di Pinot Noir – come detto provenienza Bouzy – con un saldo di Chardonnay, da vigneti di Chouilly, altro villaggio Grand Cru. Trascorre almeno trentasei mesi sui lieviti e l’apporto dei vini di riserva si colloca intorno al venti percento.

Il calice rilascia spuma in gran quantità che una volta risoltasi, cede il passo al colore – oro luminoso – e ad un fine perlage, fitto e continuo.

Fin dal naso si avverte la spalla del Pinot Noir - con i suoi fruttini rossi in bella evidenza, gli agrumi, le note di tostature, di lieviti e speziature – appena ammorbidito dalla finezza e dalla souplesse dello Chardonnay.

In bocca si conferma di personalità con una corrispondenza puntuale con l’olfatto. Dal sorso, scattante e rinfrescante, emerge interessante tensione acida. Paga qualcosa sul versante della mineralità e della persistenza.
Un buon Champagne da aperitivo con ambizioni, abbastanza giustificate, da tutto pasto o quasi.



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