venerdì 22 marzo 2013

Docg Barolo Sarmassa 2004 Brezza







Di colore granato con lievi riflessi aranciati, si presenta inizialmente chiuso a riccio, concedendo solamente alcool. Dopo alcune ore iniziano a manifestarsi riservati sentori di foglie secche, di sottobosco, qualche fruttino rosso ma è ancora la cifra alcoolica a prevalere. Gli offro ancora tempo – eh sì ho giocato d’anticipo - e, finalmente, si libera un poco dell'ingombrante fardello. Ciò consente agli aromi di esprimersi, seppur ancora in modo contenuto, su note di ciliegia, amarena e mora.

Questo già mediocre ventaglio aromatico incontra, tuttavia, poca ed insufficiente espressività nella parte gustativa, con il ritorno in auge del tenore alcolico. L’equilibrio acido-tannico è in bilico, a tratti precario, con un sorso  tutt’altro che agile su cui cala una poco dinamica e breve chiusura.

Per mia sfortuna, tocca appuntare un continuum con l’altra bottiglia recensita a dicembre qui – non cerco sterili paralleli essendo crus e millesimi differenti . Va da sé che da questi stappi l’aspettativa è di ben altri, e alti, livelli. 


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