sabato 16 febbraio 2013

Aoc Pouilly Fumé 2003 Pascal Jolivet






Ancorché l’umidità abbia consumato le ultime due cifre, assicuro che il millesimo è quello riportato, ormai solo più vergato sul sughero. Questa è un’azienda giovane, fondata nel 1987, che si trova nella Valle della Loira. Si estende per circa ventotto ettari e la vicinanza con il fiume le consente di beneficiare di un micro clima peculiare.

Il vitigno è il Sauvignon Blanc, proprio nel suo luogo di elezione, qui chiamato anche Blanc Fumé.

Boccia che comincia a manifestarsi dopo alcune ore dall’apertura e svelerà completamente i suoi segreti, a lungo custoditi, nella parte finale. Data l’età, il colore ormai tocca un brillante giallo dorato.

Il naso, colpito fin da subito da uno schiaffo secco e minerale davvero potente, sfodera tutto il suo varietale. Emergono note erbacee e vegetali, di salvia e di rosmarino, di foglia di peperone verde unite a menta e sambuco.

In bocca non tradisce assolutamente lo spettro olfattivo. Entra freschissimo, asciutto e vellutato. Fa seguito una mineralità in gran spolvero. Nonostante l’annata parecchio problematica – torrida anche oltralpe – il vino è equilibrato con acidità ancora integra. Il sorso è snello e la persistenza lunga, avvolta dal fil rouge della mineralità che aveva già marcato il naso.

Una bevuta fine e di carattere dove il terroir ha raggiunto la sua chiara e convinta espressione.


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